Le recenti legislazioni in materia di infissi e serramenti hanno fatto emergere nuovamente la domanda: “Meglio doppio o triplo vetro?”.
I decreti di fine 2020 hanno infatti abbassato notevolmente il limite di trasmittanza termica per accedere all’Ecobonus 50% e al superbonus 110% nel 2021.
I nuovi valori richiesti, soprattutto in zona climatica E-F rendono quasi necessario l’utilizzo del triplo vetro per alcune tipologie di infissi.
Prima di decidere se è meglio un vetro doppio o triplo vetro, andiamo a vedere che cosa sono e le caratteristiche prestazionali che li diversificano.
Un vetro doppio è composto da due lastre di vetro con interposta una camera d’aria (o argon, o kripton) e vengono anche chiamati monocamera.
Un vetro triplo (chiamato anche a doppia camera) è composto da 3 lastre di vetro e 2 camere d’aria interposte tra le 3 lastre.
Per entrambi i casi è assolutamente consigliabile installare delle canaline a bordo caldo (warm-edge) e utilizzare il gas argon al 90% al posto dell’aria all’interno delle intercapedini.
L’effetto di queste due raccomandazioni è straordinario dal punto di vista termico, sia sulla trasmittanza totale che sul coefficiente Psi (trasmittanza lineare), scongiurando il pericolo condensa e aumentandone a dismisura le prestazioni.
Quando si sta decidendo se utilizzare un vetro doppio o un vetro triplo, la prima prestazione che viene in mente è la trasmittanza termica, ovvero la dispersione del vetro camera.
La trasmittanza termica indicata con valore U si misura in Watt / m2 kelvin, ovvero quanti watt di energia si dispendono per ogni metro quadrato di superficie disperdente per ogni grado di differenza di temperatura tra 2 ambienti.
Quello che fa la differenza sono i cosiddetti rivestimenti basso emissivi ed il gas argon: senza di questi anche un vetro triplo avrebbe prestazioni negative.
La prestazione giusta per la vetrocamera è quella più in equilibrio con la muratura e il telaio dell’infisso.
Starà nel buon senso del serramentista decidere in funzione del tipo di muratura, dell’esposizione e dell’utilizzo prevalente dell’involucro: ad esempio, se l’immobile è una seconda casa al mare, forse il vetro doppio potrebbe bastare.
Quando si installa un infisso per la prima volta o lo si sostituisce, bisogna contestualizzare la scelta non solo nel presente ma anche nel futuro, immaginare quel contesto tra 30 anni.
Se bastasse la scelta del valore termico Ug sarebbe troppo facile, ma c’è un’altra caratteristica fondamentale del vetro, che è spesso inversamente proporzionale alla trasmittanza termica: la trasmittanza luminosa (TL).
La trasmittanza luminosa misura la quantità di luce che attraversa il vetro ed entra nella stanza, ed è una caratteristica fondamentale.
Essa è inversamente proporzionale all’isolamento termico: perché? Per due motivi:
L’ultima caratteristica importantissima per decidere se installare un vetro doppio o triplo è il fattore solare FS o fattore G.
Il Fattore solare misura quanta energia riscaldante entra attraverso il vetro.
L’ottimale sarebbe poter decidere quanta energia fare entrare a seconda della stagione perché in inverno ne occorre molta (ci riscalda la casa gratis) e in estate ne occorre poca (surriscalda gli ambienti).
Fatto salvo il fatto che con una buona schermatura solare regolabile possiamo decidere quanta energia fare entrare, è opportuno scegliere un fattore solare non troppo basso.
Abbiamo visto quanto sia complessa la scelta tra queste due categorie di vetrocamera: non è quindi possibile banalizzarne la scelta o prenderla con superficialità.
Il nostro consiglio è basarsi sull’equilibrio.
Un vetro in equilibrio con muratura e telaio, in equilibrio con la necessità di illuminazione e con la protezione dai raggi solari.
Per una scelta consapevole ti consigliamo di affidarti a professionisti del settore che sappiano guidarti, proprio come Nikita PVC.
La nostra azienda è al tuo servizio per una consulenza, contattaci qui.